Un vero e proprio festival durante tutto il mese di aprile 2022, dedicato alla rigenerazione attraverso le arti dove i giovani saranno i protagonisti.
Un' occasione per presentare le opere realizzate grazie alla CALL SFIDE,
durante i CANTIERI CREATIVI.
Verranno inoltre coinvolti gruppi artistici giovanili e artisti affermati del
territorio in ulteriori AZIONI ARTISTICHE in aree che hanno
bisogno di essere RIGENERATE.
Per partecipare agli eventi segui il link che ti porta alla pagina delle prenotazioni
Una
straordinaria occasione per dare spazio ai giovani talenti della
Bassa Padovana Sei
un giovane artista under 25 della Bassa padovana? Dal
17 gennaio fino al 21 febbraio potrai partecipare gratuitamente al
concorso che ti darà l'occasione di farti conoscere esponendo le tue
opere all'interno di vetrine e negozi di “Este
in centro”.
Pittura,
scultura, fotografia, installazioni e illustrazione troveranno spazio
dal 18 marzo al 19 aprile nei negozi e verranno diffuse tramite una
mappa digitale.
Leggi
il regolamento, compila il form
e
manda le foto dei tuoi lavori . Il
4 marzo verranno comunicati gli artisti selezionati e i negozi in cui
esporranno.
L'associazione di promozione sociale Fantalica è vincitrice per
l'anno 2020 del Bando Culturalmente promosso dalla Fondazione
Cariparo con un progetto biennale rivolto ai giovani di età
compresa tra i 15 e i 25 anni dell'area della Bassa Padovana e in
particolare del Comune di Este, Monselice e limitrofi, che permetta
di prendere consapevolezza del valore del territorio in cui viviamo,
diventando promotori in prima persona della riqualificazione di aree
cittadine poco valorizzate o degradate, creando una vera e propria officina di idee culturali e artistiche.
Il progetto intende porre al centro l'arte come motore che
determini cambiamento e i giovani come attori principali e
protagonisti della trasformazione del territorio. Una particolare
attenzione si intende porre a tutti quei giovani che attraversano
situazioni di particolare fragilità aprendosi anche alla disabilità
fisica e psichica.
Le Fasi del Progetto
SFIDE
È un concorso di idee destinato a ragazze e ragazzi dai 15 ai 25 anni della Bassa Padovana.
3 diverse Sfide: luoghi da rigenerare, nuove tecnologie, la natura fuori città lanciate per dar voce ai bisogni e desideri dei giovani del territorio.
Le idee selezionate saranno reinterpretate e realizzate da parte di una squadra di artisti: Giovanna Marin, Antonio Irre e Quatrieme Paysage, con il coinvolgimento delle ragazze e ragazzi che hanno partecipato al bando.
Le 6 idee più interessanti saranno presentate durante un evento pubblico il 29 maggio e premiate con buoni spesa da 150€ da utilizzare in alcuni negozi del territorio.
IL TEAM DI ARTISTI DI SFIDE
Antonio Irre
Artista e progettista culturale, è specializzato in pratiche artistiche site-specific e audience-specific.
Produce teatro, performance, installazioni e si occupa di relazione tra arte e scienza, in particolare con un progetto di ricerca sulla comunicazione nelle piante.
La ricerca di Giovanna si fonda sull’illustrazione e sulle pratiche artistiche come forma di relazione nelle comunità.
Laureata in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha frequentato la scuola di illustrazione Ars in Fabula a Macerata e attualmente frequenta il biennio di illustrazione dell'Accademia di Belle Arti di Macerata.
Quatrième Paysage è un duo artistico intermediale/digitale composto da Lucrezia Negrini e Samir Sayed Abdellattef la cui ricerca artistica interdisciplinare si è formata all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. Performers audio visivi realizzano opere di natura site specific e site sensitive attraverso l’utilizzo di software e dispositivi che permettono di creare forme di interazione con suono e immagini.
Cinque laboratori artistici in cui i giovani potranno cimentarsi in diversi ambiti quali: rigenerazione urbana, teatro, street art, fotografia e percussioni realizzando alcune opere d'arte/performance site specific.
I laboratori condotti da esperti si svolgeranno presso scuole, istituzioni del territorio e la Fondazione Irea.
Carolina
Blanco, in arte Carolì, é nata nel 1986 a Buenos Aires.
Il
viaggio, da un capo all’altro dell’oceano, cambia completamente
il suo
percorso
artistico ormai segnato dall’arte italiana e europea.
Nel
2015, inizia a dipingere come Carolì, dando libero sfogo ai ricordi
con quei pennelli che da
Buenos
Aires l’avevano seguita fino ai vicoli della città del Santo.
Uno
stile semplice, diretto, quasi infantile caratterizza i personaggi
così
rappresentati
attraverso pennellate che affiorano dai ricordi di bambina, per
divenire
racconti del presente.
Dal
2017 Carolì continua la sua ricca produzione toccando con
sensibilità
temi
più complessi e sempre attuali quali : l’idea di famiglia, la
figura
femminile
nelle sue libertà e costrizioni, il rispetto e l’accettazione del
“diverso”,
il diritto di essere bambini conservando quella sana ingenuità e la
capacità
di guardare con occhi liberi la nostra realtà.
Il colore del glicine sarà il fil rouge del murales e lo sfondo emotivo tipico del percorso artistico dell'artista: l’animo naïf. L'opera di street art sarà la rappresentazione di diverse situazioni quotidiane positive e di gentilezza tra le persone e ci saranno molti fiori, motivo positivo di scambio e amore.
Il laboratorio durerà 8 ore, dalle 10 alle 18 con un po’ di pausa pranzo al sacco tutti insieme. L'artista condurrà il cantiere creativo introducendo il suo lavoro, spiegando le varie tecniche e suddividendo gli iscritti in diversi percorsi da eseguire. Tutti i partecipanti saranno costantemente supportati e monitorati negli interventi. Verrà utilizzato quarzo per il fondo dell’opera che poi verranno riempiti dai personaggi dell'artista.
DOMENICA 24 e DOMENICA 31 OTTOBRE VIA FIUME - ESTE / Per ragazzi/e dai 15 anni in su.
L’amore e la passione per la fotografia hanno portato Alberto ad implementare il suo bagaglio tecnico attraverso la frequentazione di workshop e corsi nei vari settori del reportage, del ritratto e degli eventi sportivi. “Credo nella fotografia come mezzo di confronto e di dialogo, attraverso di essa si raccontano storie ed esperienze; mi sono dedicato al fotogiornalismo in quanto lo ritengo fondamentale strumento di scoperta del mondo e degli altri, uno sguardo non necessariamente politicizzato ma espressione della realtà sociale di un determinato tempo. La mia capacità di riuscire a lavorare bene in situazioni difficili mi ha portato ad operare in contesti ad alto rischio, dandomi la possibilità di scovare il significato profondo degli eventi. Lo scatenarsi della violenza, la disperazione, diventano esse stesse motivo di analisi e studio all’interno delle mie opere.”
Il CANTIERE CREATIVO presso la Fondazione I.R.E.A. Morini Pedrina di Este ha lo scopo di far avvicinare i ragazzi al mondo della fotografia sia come strumento tecnico sia come mezzo espressivo e forma d’arte. Le finalità di questo progetto sono varie ma convergenti: da un lato si desidera dare spazio alla singolarità e soggettività dei partecipanti, per dare valore al loro sguardo di persone che abitano il mondo, seppur in maniera a volte più silenziosa; dall’altro c’è la volontà di consapevolizzare le istituzioni proprio sul modo di vedere il mondo di questi ragazzi, per cercare di percepirne desideri e bisogni, per dare SPAZIO anche a loro. L’arte è innanzitutto una forma espressiva, uno strumento per mostrarsi e per prendere la parola, per dire “IO ESISTO”, ma in questo corso diviene anche partecipazione sociale, si lavora in gruppo e per la comunità. L’arte ha un’importante valenza sociale che deve essere valorizzata per “l’emersione” di chi in genere non riesce o non può esprimersi liberamente. Al termine del laboratorio, verrà creata un’opera permanente nella città di Este.
ARTE RELAZIONALE
Silvia Petronici
Ha dedicato la sua intera attività da curatore indipendente di arte contemporanea alla ricerca sulle pratiche artistiche site and audience specific, l’arte pubblica e le pratiche di partecipazione socially engaged. Ha curato mostre e progetti culturali presso enti pubblici, musei e gallerie private svolgendo parallelamente un’attività didattica e formativa con artisti e curatori all’interno di seminari, conferenze e percorsi residenziali di sperimentazione e studio della pratica e dei linguaggi artistici contemporanei in un’ottica situata e comunitaria.
Si tratta di un percorso di studio e
sperimentazione pratica nell’ambito dell’arte pubblica.
4 incontri di 4 ore dedicati
all’approfondimento di questo approccio all’arte fortemente
connesso alla rigenerazione urbana.
Gli incontri avranno momenti teorici
dove verranno forniti ai ragazzi coinvolti un vocabolario e una
grammatica per comprendere la pratica artistica così concepita e la
sua funzione sociale e momenti pratici in cui saranno invitati e
guidati nel mettere in pratica quanto compreso.
La fase pratica condurrà i
partecipanti al workshop a realizzare vari interventi d’arte
pubblica partecipata con il coinvolgimento di altri ragazzi, enti,
associazioni, gruppi informali e altri potenziali vettori di contatto
alla comunità locale.
Questo progetto punta l’attenzione
sul tema della relazione, lavora sull’arte pubblica come mezzo di
rigenerazione, privilegia l’approccio partecipativo e si pone come
percorso formativo con mentoring, lezioni teoriche e fasi di
sperimentazione pratica delle nozioni acquisite. L’approccio
formativo coinvolge tutti, i ragazzi che partecipano al percorso
così come la comunità di partecipanti alle opere, cioè, tutti
coloro che saranno stati raggiunti da questi ultimi nell’ottica di
un coinvolgimento attivo nella pratica artistica.
MUSICA
Alberto Polato
Alberto Polato si diploma in Strumenti a Percussione presso il conservatorio di Rovigo nell'anno 2016 e nel 2015 consegue la laurea triennale in Batteria e Percussioni
Jazz. Ad oggi si occupa di laboratori musicali in ambito educativo all'interno delle scuole ed in centri rivolti ai ragazzi con disabilità. Alberto insegna come docente di batteria e percussioni in scuole private e pubbliche, svolgendo anche attività in ambito concertistico.
Nell'estate del 2018 partecipa come percussionista nella canzone e nel video ufficiale "New York" del gruppo dei The Giornalisti.
Fondatore, insieme all'amico Luca Marcello, del gruppo internazionale di percussionisti Psycodrummers con cui partecipa all'Oronero tour di Giorgia nel 2017 e 2018, e semifinale-finale come artista di scena di X-Factor 2017 suonando con l'artista pop italiana Levante.
Il CANTIERE CREATIVO presso la Fondazione I.R.E.A. Morini Pedrina di Este ha lo scopo di far conoscere le percussioni come strumento di comunicazione non verbale adatto a tutti, efficace e in grado di soddisfare le esigenze di coloro che le utilizzano. Il lavoro svolto all’interno del gruppo ha come finalità la creazione di un video musicale che andrà a pubblicizzare negozi, aziende, locali, ecc.. con lo scopo di fare rete all’interno del territorio promuovendo e favorendo l’inclusione. I video musicali vedranno partecipi i ragazzi che, attraverso le abilità acquisite durante il laboratorio e attraverso i materiali forniti dal azienda/negozio/locale, si occuperanno, interamente, di suonare e creare tale video.
TACTICAL URBANISM
Sara Celeghin
Progettista
culturale e artista poliedrica, spazia dalle arti performative quali
teatro e circo contemporaneo fino alle discipline plastiche come
scultura, creazione di installazioni di land art, progettazione di
pupazzi e scenografie.
Crea
progetti di comunità che utilizzano le discipline artistiche come
strumento per lo sviluppo di relazioni positive tra le persone e col
territorio.
L'urbanismo
tattico è una pratica artistica che
include cambiamenti temporanei e di basso costo nell'ambiente, di
solito urbano, intesi a migliorare i quartieri locali e i luoghi di
ritrovo delle città.
E'
uno strumento utile per la rigenerazione urbana perchè
permette di imparare a pensare fuori dalla scatola, a vedere il
potenziale trasformativo delle piccole cose, a considerare i luoghi
come punti di partenza per un pensiero creativo anche nella loro
complessità o negli aspetti problematici. Perchè
con costi ridotti si possono innescare processi migliorativi.
E'
alla portata di tutti, se guidati e attivati adeguatamente.
Dopo un'introduzione
teorica con la presentazioni di diverse opere di arte pubblica e
interventi
di tactical urbanism nel mondo, si passa ad una fase di brainstorming
relativa al territorio e a far emergere necessità e idee. Poi alla
fase pratico/manuale in cui si affrontano diverse tecniche adatte ai
luoghi da rigenerare che vanno dalla creazione di origami o piccoli
manufatti, all'uso del colore per murales, attraversamenti pedonali,
pannelli (temporanei o stabili), fino a tecniche di artigianato quali
realizzazione di telai piccoli e grandi, creazione di dream catcher o
ad azioni poetiche come la scrittura di poesie col gesso sulle piste
ciclabili o la creazione di “bombe di semi”.
Le tecniche a
disposizione sono molteplici e andranno a creare un percorso composto
dai vari interventi e una performance in cui i partecipanti
diventeranno ciceroni e accompagnatori del pubblico alla loro
scoperta.
Partner Istituzionali
Associazione Culturale Fantalica Aps
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